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Listituto per le Chiese Orientali |
1. Come è nato? Nell anno 1960 due studenti del Pontificio Collegio Germanico Ungarico di Roma decisero di spendere tutta la vacanza estiva in Grecia, invece di spenderla a casa nella Germania. Alla fine degli anni cinquanta a Roma avevano conosciuto lideale del focolare. Avevano studiato "Missarum solemnia" di Jungmann SJ e volevano conoscere le sante liturgie dell Oriente, e volevano vivere lunità con le altre chiese cristiane. Avevano conosciuto le Chiese dell Unione, volevano conoscere quella ortodossa. Avevano imperato il greco moderno e si erano lanciati in quel mondo ancora sconosciuto. Nella Grecia trovarono parecchi sacerdoti, professori, catechisti, che avevano fatto i loro studii teologici in facoltà di teologia nella Germania, però alla loro sorpresa esclusivamente nelle facoltà protestanti. Ben presto i due studenti romani capirono il perchè: in quell epoca era necessario pronunciare il "giuramento antimodernista" prima di passare un esame teologico cattolico, giuramento che comprendeva la professione dell ubbedienza verso il Papa di Roma. Tornati dalla Grecia presentarono la questione al cardinale Lorenz Jäger di Paderborn, noto fautore dell unità dei cristiani, in quell epoca. Il cardinale Jäger a sua volta discuteva la questione con il cardinale Ottaviani. Nel 1962 il Segretariato per lunità dei cristiani in Vaticano chiamò i due studenti e presentò loro una lettera del cardinale Ottaviano, un cui furono dispensati dal "giuramento antimodernista" tutti gli studenti di altre confessioni cristiane, che volessero superare un esame per avere un grado universitario in teologia cattolica. Nicola Wyrwoll fù incaricato di fare lambasciatore ufficiale per presentare la nuova disposizione alle chiese ortodosse. Ciò fu fatto con una visita all allora rettore Metropolita Maximos Repanellis della facoltà di teologia internazionale del patriarcato ecumenico sull isola di Chalki in Istanbul Costantinopoli. Le porte si erano aperte. Il Concilio Vaticano II. ha dato al movimento ecumenico degli impulsi nuovi. Per concretizzarli in Germania non solo con le chiese nate dalla Riforma protestante, ma anche con le chiese orientali la conferenza episcopale della Germania nel 1967 diede incarico al vescovo di Regensburg Rudolf Graber di stabilire contatti con quelle chiese. Pasqua 1967 il vescovo Graber fece un viaggio a Costantinopoli in testa di una delegazione ufficiale della conferenza episcopale tedesca per parlare con Sua Santità il Patriarca Atenagora. Sulla strada di ritorno visitarono i patriarchi della Bulgaria e della Serbia. Con ognuno il vescovo Rudolf parlava sulle possibilità di rapporti reciproci tra le chiese sorelle. Dopo tali prelusioni nell incontro a Costantinopoli sono state avanzate delle proposte, fra laltro listituzione duna segreteria della Conferenza Episcopale Tedesca per i contatti con lortodossia. Questa istituzione avrebbe dovuto impegnarsi a promuovere la comunione spirituale fra le chiese ortodosse e la chiesa cattolica, far conoscere meglio le chiese ortodosse ai cattolici della Germania e viceversa, lavorare per una conoscenza più profonda della chiesa cattolica fra gli ortodossi. Per questo compito bisognava organizzare conferenze scientifiche, creare uno scambio di professori di teologia e di letteratura teologica e un interscambio di studenti di teologia delle altre chiese nelle accademie e negli istituti ecclesiali. L incontro finì con lapprovazione di queste proposte, che poi furono approvate anche da parte della chiesa ortodossa bulgara e di quella serba, ed il lavoro del segretariato della Conferenza Episcopale Tedesca cominciò. Il vescovo Graber mise alla direzione di tale segretariato il sacerdote Dr. Albert Rauch, uno dei due studenti di cui parlammo all inizio. Nel 1971 è stata possibile la visita del vescovo Graber al patriarca Iustinian di Bucuresti. Anche il patriarca Iustinian acconsentì a questo programma di contatti tra ortodossi e cattolici. Negli anni seguenti tali contatti si sono allargati alle altre chiese ortodosse e alle Antiche Chiese orientali, armena, assira, copta, sira. La Conferenza Episcopale tedesca mise a disposizione delle borse di studio per gli studenti di teologia ortodossi. Subito sono arrivati in Germania i primi studenti, soprattutto greci. Allinizio abitavano singolarmente a Regensburg e nei dintorni. Ma era difficile seguirli bene e aiutarli. Perciò Dr. Rauch, conoscendo il desiderio del Patriarca Athenagoras, che gli studenti vivessero insieme per conoscersi meglio, ha trasferito, nel 1976 lOstkirchliche Institut, listituto per le chiese dellest, nell ex-convento dei cappuccini nella Ostengasse di Regensburg. E la prima e finora lunica istituzione della chiesa cattolica destinata esclusivamente al servizio delle Chiese orientali. La sede dellistituto è stata arredata grazie allimpegno dei nostri amici ortodossi e cattolici. Per noi è una gioia tale che ognuno che vi abita dice: E la mia, la nostra casa. Lo dice il bulgaro come letiope, lindiano come il russo. Già nel 1967 il vescovo Graber aveva la collaborazione delle focolarine in questo campo, e fu aperto il focolare di Regensburg nel mese di gennaio del 1968. Una focolarina lavora da segretaria, una volontaria per le lezioni di tedesco, una per gli ospiti e per la casa. Una focolarina sposata e alcuni amici ci aiutano ogni tanto come possono. 2. Principi di base Fin dall inizio il lavoro nell istituto si svolge sulla base dell accordo tra vescovi ortodossi e cattolici, e col Pontificio Consiglio per lUnità dei cristiani a Roma. Nel frattempo Dr. Rauch ha trovato un secondo collaboratore responsabile, il sacerdote Dr. Nicolaus Wyrwoll, laltro dei due studenti del "viaggio iniziale" del 1960. Assieme ai direttori cerchiamo di svolgere i nostri compiti nello spirito del Vangelo: di decidere sempre in unità, di aggiornarci vicendevolmente dei nostri lavori per gli ospiti, di amarli concretamente, come Gesù ci ha raccomandato. Stiamo attenti che ognuno possa celebrare o assistere alla propria liturgia, vivere le feste della propria chiesa, osservare il digiuno della propria tradizione, in breve: che ognuno possa vivere come membro autentico della sua chiesa. Le borse di studio sono limitate ad un periodo di quattro anni al massimo e annualmente desideriamo che ogni borsista trascorra uno o due mesi a casa sua in modo da non perdere il rapporto con la propria chiesa. Normalmente lo studente prepara dottorato con un professore di una istituzione scientifica nellambito della sua chiesa, ed usa le facilità scientifiche di Regensburg, le biblioteche, il consiglio dei professori della facoltà di teologia cattolica e di altre facoltà. 3. Il nostro lavoro I contatti con le chiese ortodosse e orientali sono cresciuti, lavoriamo per le chiese orientali, per dare loro la possibilità di conoscere meglio la chiesa cattolica. Nell occidente esistono istituti - come p.e. esempio labbazia benedettina di Niederaltaich - che simpegnano per i fedeli dellovest, facendo loro conoscere meglio le chiese dellest. 3.1. Il nostro lavoro coi borsisti Come borsisti vengono quasi sempre degli studenti già laureati in teologia, scelti dai loro professori e raccomandati dai loro vescovi, per prepararsi ad un dottorato. Sono monaci, sacerdoti, diaconi e laici o monache mandate dalle loro badesse. Ogni primo maggio cominciano i corsi di lingua tedesca con quindici o venti persone, spesso di sette lingue diverse, i quali scrivono in cinque diversi caratteri. Così siamo costretti ad esprimerci e a capirci con lamore concreto. Per esempio preparare le loro stanze come potrebbe piacere a loro con delle icone sui pareti con delle decorazioni dei loro paesi, procurare gli strumenti che sono abituati ad usare in cucina a casa loro, fare delle lezioni con mimi, giocattoli, figurine invece di spiegare le cose con delle parole che non possono capire, cercare di avere unatmosfera distesa nella quale trovano il coraggio di pronunciare le prime parole tedesche, in breve: mettere in atto la fantasia
Cosa fare allora? Spesso abbiamo constatato che non esiste sistema migliore per creare una vera comunità che fare una cosa concreta insieme. Così vengono fuori da ciascuno le capacità più belle e nasce una vera famiglia. Abbiamo cominciato con la restaurazione della casa. E un monastero, costruito nel 1614. Assieme ai borsisti abbiamo tappezzato e dipinto le stanze, messo delle moquette sui lunghi corridoi, sistemato le porte e le finestre, in base alla proposta di due borsisti russi abbiamo messo sù una cappella ortodossa. 3.2. Funzioni liturgiche e vita spirituale Ogni mattino alle ore nove ci incontriamo coi borsisti prima delle lezioni, nella cappella ortodossa per una breve preghiera per lunità dei cristiani, chiedendo allo Spirito Santo che ci aiuti a dare ad essa il nostro contributo. Alle liturgie del rito bizantino contribuiscono tutti i presenti, perciò devono mettersi bene daccordo su chi celebra e quando, chi canta quale parte. La s.liturgia viene celebrata alternando nelle singole preghiere in diverse lingue, p.e. lo slavo, il greco, il romeno, il tedesco. E un aiuto per avvicinarsi vicendevolmente. Si è verificato il caso che non cera nessun ortodosso a cantare. Allora abbiamo imparato, noi cattolici, i canti più importanti per sostituire il coro. Col tempo abbiamo scoperto tante cose belle nei riti orientali. Abbiamo scoperto che la forma e la tradizione latina non è lunica valida, che potremmo imparare tante cose luno dallaltro ed arricchirci a vicenda con i valori che Dio ha fatto crescere nelle diverse tradizioni ecclesiali. Possiamo amare solo quanto conosciamo, e viceversa: E lamore che ci spinge a conoscerci di più. Riusciamo a resistere alla tentazione di disunità a causa delle diversità in quanto cerchiamo di mettere in atto questamore. Una volta costruita lamicizia, questo rapporto reciproco va avanti, quando tornano nei loro paesi. Ci scriviamo, ci frequentiamo qui o lì, ci teniamo in contatto. 3.3. Altre attività dellistituto Realizzando gli accordi col Patriarca Athenagora e con gli altri Patriarchi delle chiese ortodosse, listituto organizza dei congressi scientifici. Nella preparazione e nell esecuzione di essi cerchiamo di seguire le linee evangeliche: Mettere alla base dei colloqui lamore reciproco, apertura senza pregiudizi, rispetto davanti alle diverse tradizioni ed alle stutture ecclesiali. Di più: Sappiamo bene che possiamo capire laltro nella sua diversità solo mettendo da parte le proprie idee mentre lascoltiamo per far entrare in noi il fratello con le sue idee e sentimenti. Quando questo atteggiamento è diventato reciproco scopriamo tante, tante cose comuni nascoste sotte delle espressioni e forme diverse. Ci sembra di intuire che lunità è nella varietà delle chiese con la grazia di Dio si può raggiungere. Molti partecipanti ce lhanno confermato dicendo che hanno attinto speranza e forze nuove per le loro attività ecumeniche. 4. Risultati Da quando è stato iniziato questo lavoro ca. mille vescovi, sacerdoti, diaconi e laici ortodossi e delle Antiche Chiese Orientali sono stati aiutati dai vescovi tedeschi a progredire nel loro lavoro pastorale per la propria diocesi ortodossa. Con tutti, i contatti vanno avanti in varie forme. Consideriamo un risultato di questo lavoro il fatto che i nostri due direttori spesso sono richiesti di dare un contributo ufficiale nei congressi organizzati dagli ortodossi o per le feste ortodosse.La chiesa siro ortodossa dellIndia p.e. ha chiesto nel 1988, di mandare uno o due predicatori cattolici al grande convegno annuale dei suoi fedeli, ogni anno, nel 2012 va Dr. Rauch. Ut omnes unum sint. Nicola Wyrwoll I° agosto 2011 |